Un esempio di giovane donna in carriera, moglie e madre di tre figli, tutto contemporaneamente? È Magda Mancuso, la showgirl napoletana, impegnata nella presentazione di eventi, nella conduzione televisiva, in teatro, ma anche, e soprattutto, nella gestione della sua numerosa famiglia.
Orari imprevedibili e incombenze domestiche non le impediscono di mantenere una perfetta forma fisica, frutto per lei di una buona dose di fortuna, di un equilibrio interiore e del piacere di farsi coccolare, con make up e massaggi, dagli esperti che la circondano.
Non disperino le donne super indaffarate, divise tra casa e lavoro! Le parole di Magda possono infondere la carica giusta. La parola d’ordine è passione, quella necessaria per la buona riuscita di tutto ciò che si fa.
Prima di tutto presentati ai nostri lettori…
Sono una presentatrice di eventi e una conduttrice tv. Mi sono spesso dilettata anche a teatro come attrice, sono una comica brillante, fino ad ora ho sempre interpretato questo ruolo. Faccio questo veramente da tanti anni, amo il mio lavoro e mi sono sempre molto divertita.
Conduco una trasmissione tutta mia, un salotto culturale, che quest’anno ha riguardato soprattutto la nostra bella Napoli. Il titolo, infatti, è “Napoli Arte e Musica”. Sono stati messi in luce tutti quei personaggi che hanno lasciato qualcosa di bello a Napoli, come testi musicali o teatrali. Sono stati miei ospiti, per esempio, il maestro Bruno Lanza, autore della bellissima canzone “Mente Cuore”, il maestro Di Domenico, ricordiamo “Passione Eterna” tra i suoi successi, e altri artisti come Antonio Ottaiano. Sono molto legata al mondo dell’arte, soprattutto quella partenopea.
Come presentatrice, ti sarà capitato di dover trattare degli argomenti più disparati, legati a settori differenti. Quale ti ha entusiasmato di più?
Ho presentato spesso concorsi di bellezza. Qualche anno fa sono stata la referente campana di un concorso nazionale riguardante le over, donne dai 30 ai 50 anni. “Miss meravigliosa” si chiamava questo concorso. Ricordo che la finale si è svolta a Tortoreto, con presidente di giuria Francesco Testi e io ho presentato in quell’occasione. È stata una bella esperienza, con donne bellissime e curatissime.
Farà sicuramente parte del tuo lavoro ritrovarti dinanzi a un pubblico, che sia quello televisivo piuttosto che quello teatrale, anche in quelle giornate no in cui può risultare difficile dover mostrare per forza il tuo sorriso più bello…
Hai toccato un tasto veramente importante. Hai parlato di giornate no, ma, in realtà, nel corso della mia vita, e ho quasi 43 anni, ho trascorso oltre alle giornate interi periodi no, ad esempio per la perdita di un familiare.
Abbandonare il lavoro non è il caso in quei momenti e, anzi, proprio il lavoro ha rappresentato per me una vera e propria terapia. Ho mantenuto il sorriso, talvolta in maniera forzata sicuramente, ma ciò ha funzionato. È stato una specie di sprono. Anche perché il mio è un lavoro, sì, ma è anche una grande passione. È importante per me, se sto precipitando, stare su un palcoscenico, stare a contatto col pubblico, riuscire a far sorridere le persone.
Hai parlato di un valore terapeutico, quindi possiamo considerarlo un aspetto positivo del tuo lavoro quello di dover apparire sempre al meglio?
Positivo sì. In generale, dico sempre che tutte le persone dovrebbero coltivare una passione, perché la passione è amore e se hai amore dentro riesci a trasmettere altrettanto amore e positività. Essendo il mio lavoro una mia grande passione, mi ha aiutato nei momenti difficili a far riemergere la mia positività. Ho tratto l’incentivo più positivo per il futuro da questo lavoro. Nei momenti no è stato un input.
La soddisfazione maggiore?
L’applauso: è il motore di chi svolge il mio lavoro. Senza l’applauso non posso andare avanti. Capita anche un pubblico qualche volta un po’ spento o non folto e in quel caso devi essere brava a creare e mantenere una sintonia con quel pubblico. Se riesci a ottenere quei pochi applausi basteranno quelli a farti andare avanti, ti daranno la giusta energia.
Quanto c’è di improvvisato e quanto di studiato in una conduzione?
C’è sicuramente un palinsesto, però il lavoro di una conduttrice è sempre una continua improvvisazione, anche perché può accadere qualunque cosa sul palcoscenico e tu devi essere capace di andare avanti in ogni situazione. Ti dirò di più, anche rispetto al teatro, dopo aver studiato un copione, quando poi sono sul palcoscenico con il pubblico davanti entro così tanto nel ruolo che mi capita di improvvisare. La bravura, in tal caso, sta anche nel fatto che il mio collega/artista deve saper cogliere la battuta spontanea e controbattere. Così viene fuori veramente un qualcosa di straordinario.
Sei una donna in carriera a tutti gli effetti, con un lavoro che, tra l’altro, comporta orari imprevedibili e una certa dose di stress. Come fai a conciliare incombenze familiari e impegni lavorativi? Sei sposata e mamma di tre figli…
Innanzi tutto per poterci riuscire devi essere una persona serena interiormente, una persona equilibrata; grazie a un equilibrio interiore riesci a creare anche un equilibrio reale nella vita.
Ho, inoltre, sempre cercato di instaurare delle sinergie con la mia famiglia, con i miei tre figli, che adesso sono un po’ più adulti e quindi in grado di autogestirsi. Infine, ho un marito che, per fortuna, svolge un lavoro che lo impegna mezza giornata; è un insegnante di matematica e fisica al liceo. Quando finisce, salvo qualche rientro scolastico pomeridiano, mi aiuta in casa, ma anche a gestire il mio lavoro.
Mi fa da manager, mi segue in tutto. D’altronde, devi sapere che, essendo un matematico, non gli sfugge davvero nulla. Mi dà una mano nella pianificazione dei miei impegni. È la mia mente.
In base alla tua esperienza, credi ci sia competizione tra donne nel tuo settore?
Purtroppo sì. Mi dedico, anche attraverso gli eventi che organizzo, al tema della violenza sulle donne; eppure, dico sempre che è necessario creare prima un qualcosa di buono tra le donne, un’unione tra le donne, per poi sperare di superare questo meccanismo un po’ perverso che si è creato nei confronti della donna, questa continua violenza da parte soprattutto degli stessi familiari. Sono convinta che bisogna prima educare la donna al rapporto con l’altra donna, non provando gelosia o invidia l’una nei confronti dell’altra, ma ammirandosi e appoggiandosi. Se siamo unite noi possiamo anche sconfiggere il male che c’è al di fuori di noi.
Come definiresti la bellezza femminile?
Per me la bellezza è un talento, così come è un talento il canto, il ballo o la recitazione. È un talento perché si nasce, ad esempio, con la propensione per il canto, ma quella propensione va perfezionata, va curata, va studiata per diventare poi un ottimo cantante.
Lo stesso, secondo me, vale per la bellezza. Se si vuole intraprendere una carriera da modella o fotomodella, incentrata sulla bellezza, bisogna curare non solo il corpo, l’estetica, ma anche il portamento, per esaltare la propria femminilità. Di certo la sensualità è una cosa innata, però, se la si ha, la si può accentuare attraverso per esempio scuole di portamento, in cui persone competenti indicheranno trucchi e modi giusti di sfruttarla.
Sicuramente l’immagine è fondamentale anche in ciò che fai tu. Qual è, se c’è, il segreto per mantenere una perfetta forma fisica come la tua?
Sarò sincera, fino a una decina di anni fa mi sono dedicata molto alla cura del corpo attraverso lo sport. Negli ultimi anni, invece, a causa dei tanti impegni lavorativi non ho potuto dedicare molto tempo a me stessa. Posso dire di essere fortunata. Ho tre figli, non sono mai ingrassata particolarmente durante le gravidanze, quindi un po’ di fortuna ha contribuito sicuramente.
Seguire un’alimentazione corretta è fondamentale per mantenersi in forma, anche se mi capita di consumare pasti in orari notturni o pomeridiani non consoni, a causa degli orari particolari di lavoro. È importante anche fare massaggi ogni tanto, soprattutto perché ti fa sentire più rilassata.
Il tuo rapporto con il make up?
Non sono bravissima con il make up, in compenso amo essere truccata, amo essere coccolata. Mi avvalgo volentieri dell’aiuto delle persone di competenza durante le mie serate. Se posso farmi curare l’immagine da chi è specializzato in questo sono contenta. Forse proprio perché sono abituata a farmi truccare non mi sono perfezionata personalmente. Mi trucco da sola la mattina sperando di non fare troppi danni!
Il trucco che consigli per questi mesi caldi?
Con il caldo che fa qui al sud è difficile mantenere un make up sempre perfetto sul volto, quindi io opto per un trucco molto semplice e fresco. Preferisco usare una BB Cream sull’abbronzatura, magari anche protettiva e resistente per l’intera giornata. Sfumo con un po’ di blush e applico un velo di lucido.